Recenti analisi effettuate da Abi-Cerved hanno dimostrato come il rallentamento dell’economia che sta colpendo il nostro paese, comporterà un aumento del flusso di nuovi #creditideteriorati (NPL) negli anni a venire.
L’analisi effettuata evidenzia come, dopo una significativa discesa, i tassi di deterioramento delle aziende Italiane siano in aumento, passando dal 2,3% nel 2022 ad una previsione del 3,8% nel 2023 per poi arrivare al 3,4% nel 2024.
Anche se nel 2022 solamente le microimprese hanno aggravato il proprio tasso di deterioramento, questo è soltanto un anticipo del notevole rialzo previsto al 2024 che riguarderà anche le piccole e medio-grandi imprese. Per quanto riguarda i settori analizzati, le costruzioni subiranno il tasso di deterioramento più elevato raggiungendo un livello del 3,8% nel 2024 (2,2% nel 2022). Agricoltura e servizi raggiungeranno il 3,3% (2,1-2,5% nel 2022), mentre per l’industria è previsto il 3,2% (1,8% nel 2022).

Risulta quindi indispensabile per le #imprese adottare un #assettoorganizzativo con al centro strumenti che permettano di analizzare ipotetiche condizioni di difficoltà e prevenire così potenziali stati di #crisi sia per evitare conseguenze civili e penali per imprenditori, manager e sindaci ma anche per accedere con maggiore facilità al credito.
La soluzione? Risk Report, grazie al suo algoritmo proprietario, permette di misurare il rischio di default e rilevare lo stato di salute aziendale (attraverso analisi qualitativa, bilanci pregressi, flussi di cassa e budget di tesoreria), fornendo una reportistica in grado di supportare l’adeguatezza dei controlli interni.

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